Cari amici, di ritorno da un lungo soggiorno in Inghilterra di cui presto vi parlerò, voglio rispondere a una domanda che diversi lettori mi hanno fatto: conviene comprare all’asta?

La risposta come sempre non esiste in assoluto, perché come al solito dipende da una variabile: devi sapere quello che fai.

Se andiamo a un’asta convinti che ‘tanto i prezzi sono sempre bassi‘, allora la risposta è negativa: i prezzi di partenza a un’asta possono anche essere (in apparenza) bassi, ma se non hai un’idea di cosa vuoi comprare e di quanto sei disposto a pagare, corri il rischio di farti trascinare da dinamiche emotive e soprattutto dalle azioni incrociate delle figure che di solito popolano le aste: intermediari, persone interessate all’acquisto che rilanciano in maniera scriteriata e non ultimi gli stessi proprietari.

Ad esempio, mi è capitato di assistere a Londra a un’asta immobiliare dove il prezzo di base era 25mila sterline. Siccome nelle prime battute nessuno aveva fatto un’offerta, il prezzo era sceso a 20mila. A quel punto, qualcuno (che ho poi saputo essere il proprietario) ha cominciato a rilanciare, innescando le reazioni di chi era convinto di fare un affare e cominciava a considerarlo molto appetibile e a portata di mano. Non sto a farla lunga: la casa è stata venduta infine a 35mila sterline, ovvero il valore di mercato dell’immobile.

Quindi devi sapere che non è proprio esatto dire che le case all’asta costano poco:

  • se la casa è interessante per uno o più compratori, il prezzo può salire
  • se all’asta ci sono i proprietari, rilanceranno per far salire il prezzo
  • se i partecipanti sono ‘svegli’, il prezzo finale corrisponde al prezzo di mercato
  • se c’è qualcuno che la vuole a ogni costo, il prezzo può anche superare il valore di mercato

La morale può essere distinta in due punti:

  1. prima di andare a un’asta, che sia immobiliare o di qualsiasi altro genere, devi informarti prima su tutti gli oggetti messi all’asta, stabilire cosa vuoi e, informarti sul loro valore di mercato e quanto sei disposto a pagarlo.
  2.  devi stabilire dei ‘sistemi di sicurezza‘ da innescare per limitare le perdite ed evitare di farti travolgere dai ben noti meccanismi emotivi: se il prezzo sale oltre la soglia che hai stabilito, abbandona subito la competizione, altrimenti rischi di rincorrere un prezzo e, rilancio dopo rilancio, finire per pagarlo molto di più.

In fondo è lo stesso meccanismo che si innesca quando si comincia a perdere al gioco o nel Forex: perdita dopo perdita, si continua a rilanciare nella speranza di recuperare, allargando però sempre di più il ‘buco’. Stabilire dei ‘meccanismi’ di sicurezza e esercitare una ferrea disciplina emotiva è ciò che distingue il gioco d’azzardo da chi investe consapevolmente in Forex e da chi sa come comprare a un’asta.

Quindi, in conclusione, cari amici: sì, all’asta può essere molto conveniente comprare, se ci arrivi preparato, sapendo ciò che volete e quanto siete disposti a comprarlo. In caso contrario, è puro gambilng!