Il buon Stacy Johnson di MoneyTalks ospita sul suo sito un elenco di 25 modi per risparmiare 1000 dollari ogni mese. L’articolo è un esercizio di parsimonia certosina e di ‘spending review’ – per usare un termine alla moda – che passa al microscopio molte spese che nella vita quotidiana ci sembrano minime ma che, sommate, formano un bel gruzzolo che potremmo mettere da parte o utilizzare per qualche investimento.
Ad esempio, a volte siamo indotti a sottoscrivere abbonamenti telefonici per chiamate illimitate, ma in realtà ci basterebbe molto meno; oppure, possiamo portarci il pranzo da casa invece di mangiare fuori durante la pausa pranzo; o ancora, con un po’ di lungimiranza, possiamo abituarci a comprare i capi di abbigliamento fuori stagione; potremmo inoltre non lasciarci incantare dalle tecnologie di ultima generazione e acquistare quelle della penultima, o ridurre il consumo di carne rossa e via dicendo: non è detto che si debba seguire tutti i consigli alla lettera, ma potremmo trovare degli spunti interessanti.
Il mio approccio, però, è leggermente diverso: tagliare le spese non necessarie è bene, ma spesso è molto faticoso, a volte è un po’ mortificatorio e, soprattutto, questo non aumenta le nostre entrate e come le guadagniamo. Ed è proprio questo il punto: la quantità dei guadagni e la loro qualità.
Ad esempio: siamo abituati in genere a farci pagare in base al tempo, e invece dovremmo abituarci all’idea di guadagnare in base al valore che possiamo produrre. Il nostro tempo è una risorsa preziosa e limitata: possiamo aumentare le ore di lavoro (erodendolo però dalla nostra vita) oppure possiamo diventare più veloci nel farlo, ma esiste un limite oltre il quale non possiamo espanderlo. Possiamo invece aumentare il valore del nostro lavoro, con un meccanismo che lo renda automatico. Ad esempio, scrivo un libro, investo del tempo una volta per tutte, ma poi incasserò dei soldi anche dopo aver smesso di lavorarci.
Insomma, il primo spreco che dovremmo tagliare drasticamente è il tempo: quello che impieghiamo per lavorare e che potremmo utilizzare per fare ciò che amiamo fare, in altre parole per vivere.